Malattie pancreatiche
La pancreatite acuta nel cane
La pancreatite è una patologia comune del pancreas esocrino derivante dall'attivazione precoce degli zimogeni nelle cellule acinose pancreatiche anziché nel duodeno. Questi enzimi attivati possono causare autodigestione, infiammazione pancreatica, danni tissutali e reazione infiammatoria sistemica.
La presentazione della pancreatite acuta può essere da lieve a grave, e anche potenzialmente letale. I cani affetti da pancreatite acuta si presentano comunemente con vomito improvviso, anoressia e dolore addominale.1─3 Altri segni ed esiti possono includere diminuzione dell'appetito, letargia, diarrea e disidratazione.4,5
Le modifiche della dieta svolgono un ruolo importante nella gestione efficace dei cani affetti da pancreatite acuta.5─7 Gli obiettivi principali sono fornire calorie e nutrienti sufficienti per favorire la guarigione, riducendo al minimo l'intolleranza gastrointestinale (ovvero rigurgito e vomito).
Messaggi chiave
- Il supporto nutrizionale svolge un ruolo terapeutico importante nella gestione dei cani affetti da pancreatite acuta e di solito comprende la nutrizione enterale o parenterale.7─10
- La pancreatite acuta è associata a un catabolismo sostanziale, a un maggiore fabbisogno metabolico e nutrizionale e alla potenziale necrosi tissutale.11
- L'alimentazione può essere complicata dall'ileo, una complicanza comune della pancreatite acuta.11
- Sebbene gli studi sui cani affetti da pancreatite siano limitati, i dati sostengono i benefici della nutrizione enterale precoce,8,12 attualmente fortemente raccomandata rispetto alla nutrizione parenterale o nil per os (l'ordine di non assumere niente per bocca) nella maggior parte dei casi. L'intervento nutrizionale diventa più importante con l'aumento della gravità della malattia e deve essere avviato anche se il paziente vomita ancora.8,12,13
- La nutrizione enterale precoce aiuta a stabilizzare la barriera intestinale, a migliorare la salute degli enterociti e la funzione immunitaria, a migliorare la motilità gastrointestinale, a ridurre il catabolismo, a ridurre al minimo la malnutrizione proteico-calorica e a ridurre al minimo la traslocazione batterica.7,8,12
- Gli esperimenti di biologia cellulare hanno dimostrato che la necrosi e l'infiammazione pancreatica sono associate all'inibizione delle secrezioni, e non alla loro stimolazione eccessiva. Questi studi suggeriscono inoltre che l'alimentazione può aiutare a rimuovere gli enzimi attivati prematuramente.13
- Il digiuno è necessario solo se il paziente presenta vomito intrattabile o è a rischio di polmonite da inalazione.13
- I cani affetti da pancreatite acuta che non vomitano devono essere generalmente nutriti per bocca. Se il cane è anoressico, è possibile posizionare e utilizzare una sonda per nutrizione fino a quando il cane ritorna ad assumere volontariamente il cibo.
- Le caratteristiche della dieta e i principali nutrienti da monitorare comprendono l'acqua, gli elettroliti, in particolare potassio, sodio e cloruro, i grassi, le proteine, in particolare gli amminoacidi essenziali in forma libera, e la digeribilità.
- Molti cani affetti da pancreatite presentano un certo grado di disidratazione dovuta al vomito e/o diarrea continui; questo rende l'acqua un nutriente di importanza cruciale.
- I cani con deficit di liquidi lievi (circa il 5%) possono essere trattati con la somministrazione di liquidi per via sottocutanea o, se non vomitano, possono essere gestiti offrendo loro acqua per via orale.
- I cani moderatamente disidratati devono essere sottoposti a un'adeguata reintegrazione di liquidi ed elettroliti per via endovenosa. La soluzione Ringer lattato sembra avere esiti migliori rispetto alla soluzione di cloruro di sodio (soluzione salina) allo 0,9%.5,14
- I cani gravemente disidratati hanno bisogno di una fluidoterapia endovenosa aggressiva. Il mantenimento della perfusione del microcircolo pancreatico è fondamentale per il trattamento e il recupero.6
- La combinazione di vomito, diarrea, anoressia e fluidoterapia può determinare concentrazioni sieriche anomale di potassio, cloruro e sodio. Sono stati riferiti anche livelli anormali di calcio.
- Se indicato in base agli esiti degli esami, il cloruro di potassio può essere aggiunto ai liquidi somministrati per via endovenosa con particolare attenzione alla velocità della fluidoterapia.
- La terapia dietetica iniziale deve contenere livelli di potassio, cloruro e sodio superiori alle normali tolleranze per i cani sani. Tali livelli aumentati di solito sono presenti in molte diete terapeutiche indicate per la pancreatite.
- Sebbene non siano disponibili studi veterinari che valutino diversi tipi di diete e i loro effetti sul decorso della pancreatite, si consiglia una dieta altamente digeribile studiata per i pazienti affetti da malattie gastrointestinali.
- La riduzione dei grassi alimentari fa logicamente parte della gestione nutrizionale della pancreatite acuta,13 sebbene il legame tra un livello elevato di grassi alimentari e pancreatite naturale non sia chiaro.7 Molti cani affetti da pancreatite presentano iperlipidemia, che può essere gestita tramite la riduzione dei grassi.9
- I cani con iperlipidemia devono essere alimentati con una dieta di alta qualità, bilanciata e a bassissimo contenuto di grassi (contenuto di grassi ≤ 10% DM o 2-3 grammi per 100 chilocalorie di energia metabolizzabile [g/100 kcal ME]) per ottenere una riduzione dei livelli sierici di trigliceridi e del colesterolo.4,7
- I cani senza iperlipidemia possono essere nutriti con alimenti a basso contenuto di grassi (≤ 15% DM o < 3,5 g/100 kcal ME).4,15 Tuttavia, se non vi sono evidenze di intolleranza ai lipidi, è possibile nutrirli con una dieta facilmente digeribile con un contenuto moderato di grassi (da 4 a 6 g/100 kcal ME).7
- I piani nutrizionali per i cani affetti da pancreatite dovrebbero fornire proteine sufficienti per il recupero e la riparazione dei tessuti.
- I cani affetti da pancreatite acuta possono guarire completamente e non mostrare segni di pancreatite cronica. Se durante il ricovero è stato nutrito con una dieta povera di grassi, il cane può passare lentamente alla dieta di mantenimento precedente o prevista.14 Alcuni cani potrebbero avere bisogno di una dieta con un contenuto di grassi basso o moderato per tutta la vita.
- Per i cani con nausea e vomito persistenti, può essere necessario il posizionamento di una sonda per nutrizione per contribuire a correggere il bilancio energetico negativo. L'alimentazione enterale è preferibile all'alimentazione parenterale, perché aiuta a ripristinare la motilità intestinale, riduce l'atrofia dei villi intestinali e riduce la traslocazione batterica.
- Le sonde per nutrizione (ad es. nasogastriche, nasoesofagee e da esofagostomia) sono ben tollerate, consentono una pratica somministrazione di nutrienti e sono associate a complicanze minime. Tuttavia, se il cane continua a vomitare, potrebbe spostare la sonda per nutrizione. È essenziale controllare il posizionamento della sonda prima di ogni utilizzo.
- È ancora da stabilire quale sia una dieta ideale per sostenere i cani ricoverati affetti da pancreatite acuta. Nella maggior parte dei casi, si consiglia una dieta altamente digeribile a basso contenuto di grassi, con contenuto proteico moderato e basso contenuto di fibre.15
Approcci da considerare nella gestione nutrizionale
- Il supporto nutrizionale svolge un ruolo terapeutico importante nella gestione dei cani affetti da pancreatite acuta e di solito comprende la nutrizione enterale o parenterale.7─10
- La pancreatite acuta è associata a un catabolismo sostanziale, a un maggiore fabbisogno metabolico e nutrizionale e alla potenziale necrosi tissutale.11
- L'alimentazione può essere complicata dall'ileo, una complicanza comune della pancreatite acuta.11
- Sebbene gli studi sui cani affetti da pancreatite siano limitati, i dati sostengono i benefici della nutrizione enterale precoce,8,12 attualmente fortemente raccomandata rispetto alla nutrizione parenterale o nil per os (l'ordine di non assumere niente per bocca) nella maggior parte dei casi. L'intervento nutrizionale diventa più importante con l'aumento della gravità della malattia e deve essere avviato anche se il paziente vomita ancora.8,12,13
- La nutrizione enterale precoce aiuta a stabilizzare la barriera intestinale, a migliorare la salute degli enterociti e la funzione immunitaria, a migliorare la motilità gastrointestinale, a ridurre il catabolismo, a ridurre al minimo la malnutrizione proteico-calorica e a ridurre al minimo la traslocazione batterica.7,8,12
- Gli esperimenti di biologia cellulare hanno dimostrato che la necrosi e l'infiammazione pancreatica sono associate all'inibizione delle secrezioni, e non alla loro stimolazione eccessiva. Questi studi suggeriscono inoltre che l'alimentazione può aiutare a rimuovere gli enzimi attivati prematuramente.13
- Il digiuno è necessario solo se il paziente presenta vomito intrattabile o è a rischio di polmonite da inalazione.13
- I cani affetti da pancreatite acuta che non vomitano devono essere generalmente nutriti per bocca. Se il cane è anoressico, è possibile posizionare e utilizzare una sonda per nutrizione fino a quando il cane ritorna ad assumere volontariamente il cibo.
Caratteristiche della dieta e nutrienti da monitorare
- Le caratteristiche della dieta e i principali nutrienti da monitorare comprendono l'acqua, gli elettroliti, in particolare potassio, sodio e cloruro, i grassi, le proteine, in particolare gli amminoacidi essenziali in forma libera, e la digeribilità.
- Molti cani affetti da pancreatite presentano un certo grado di disidratazione dovuta al vomito e/o diarrea continui; questo rende l'acqua un nutriente di importanza cruciale.
- I cani con deficit di liquidi lievi (circa il 5%) possono essere trattati con la somministrazione di liquidi per via sottocutanea o, se non vomitano, possono essere gestiti offrendo loro acqua per via orale.
- I cani moderatamente disidratati devono essere sottoposti a un'adeguata reintegrazione di liquidi ed elettroliti per via endovenosa. La soluzione Ringer lattato sembra avere esiti migliori rispetto alla soluzione di cloruro di sodio (soluzione salina) allo 0,9%.5,14
- I cani gravemente disidratati hanno bisogno di una fluidoterapia endovenosa aggressiva. Il mantenimento della perfusione del microcircolo pancreatico è fondamentale per il trattamento e il recupero.6
- La combinazione di vomito, diarrea, anoressia e fluidoterapia può determinare concentrazioni sieriche anomale di potassio, cloruro e sodio. Sono stati riferiti anche livelli anormali di calcio.
- Se indicato in base agli esiti degli esami, il cloruro di potassio può essere aggiunto ai liquidi somministrati per via endovenosa con particolare attenzione alla velocità della fluidoterapia.
- La terapia dietetica iniziale deve contenere livelli di potassio, cloruro e sodio superiori alle normali tolleranze per i cani sani. Tali livelli aumentati di solito sono presenti in molte diete terapeutiche indicate per la pancreatite.
- Sebbene non siano disponibili studi veterinari che valutino diversi tipi di diete e i loro effetti sul decorso della pancreatite, si consiglia una dieta altamente digeribile studiata per i pazienti affetti da malattie gastrointestinali.
- La riduzione dei grassi alimentari fa logicamente parte della gestione nutrizionale della pancreatite acuta,13 sebbene il legame tra un livello elevato di grassi alimentari e pancreatite naturale non sia chiaro.7 Molti cani affetti da pancreatite presentano iperlipidemia, che può essere gestita tramite la riduzione dei grassi.9
- I cani con iperlipidemia devono essere alimentati con una dieta di alta qualità, bilanciata e a bassissimo contenuto di grassi (contenuto di grassi ≤ 10% DM o 2-3 grammi per 100 chilocalorie di energia metabolizzabile [g/100 kcal ME]) per ottenere una riduzione dei livelli sierici di trigliceridi e del colesterolo.4,7
- I cani senza iperlipidemia possono essere nutriti con alimenti a basso contenuto di grassi (≤ 15% DM o < 3,5 g/100 kcal ME).4,15 Tuttavia, se non vi sono evidenze di intolleranza ai lipidi, è possibile nutrirli con una dieta facilmente digeribile con un contenuto moderato di grassi (da 4 a 6 g/100 kcal ME).7
- I piani nutrizionali per i cani affetti da pancreatite dovrebbero fornire proteine sufficienti per il recupero e la riparazione dei tessuti.
- I cani affetti da pancreatite acuta possono guarire completamente e non mostrare segni di pancreatite cronica. Se durante il ricovero è stato nutrito con una dieta povera di grassi, il cane può passare lentamente alla dieta di mantenimento precedente o prevista.14 Alcuni cani potrebbero avere bisogno di una dieta con un contenuto di grassi basso o moderato per tutta la vita.
Gestire l'alimentazione
- Per i cani con nausea e vomito persistenti, può essere necessario il posizionamento di una sonda per nutrizione per contribuire a correggere il bilancio energetico negativo. L'alimentazione enterale è preferibile all'alimentazione parenterale, perché aiuta a ripristinare la motilità intestinale, riduce l'atrofia dei villi intestinali e riduce la traslocazione batterica.
- Le sonde per nutrizione (ad es. nasogastriche, nasoesofagee e da esofagostomia) sono ben tollerate, consentono una pratica somministrazione di nutrienti e sono associate a complicanze minime. Tuttavia, se il cane continua a vomitare, potrebbe spostare la sonda per nutrizione. È essenziale controllare il posizionamento della sonda prima di ogni utilizzo.
- È ancora da stabilire quale sia una dieta ideale per sostenere i cani ricoverati affetti da pancreatite acuta. Nella maggior parte dei casi, si consiglia una dieta altamente digeribile a basso contenuto di grassi, con contenuto proteico moderato e basso contenuto di fibre.15
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