Informazioni utili sulle esigenze nutrizionali specifiche di cani e gatti con certi stili di vita o problemi di salute.
La gestione degli allergeni dei gatti
In tutto il mondo, le allergie ai gatti colpiscono 1 adulto su 5. Gli specialisti consigliano solitamente di evitare il contatto con i felini per ridurre l'esposizione agli allergeni.1Tuttavia, la maggior parte dei proprietari di gatti considera l'animale domestico come un membro della famiglia e spesso preferisce non allontanarlo da casa. Un nuovo approccio nutrizionale può aiutare a neutralizzare il principale allergene dei gatti (Fel d 1) presente nella loro saliva prima che possa diffondersi nell'ambiente. Come parte di un programma completo di gestione degli allergeni ai gatti, questo nuovo approccio permette di modificare totalmente il punto di vista delle conversazioni con i proprietari di animali domestici: è possibile infatti ridurre l'esposizione all'allergene senza dover rinunciare all'animale domestico.
Contrariamente a una credenza abbastanza diffusa, non sono i peli del gatto a causare una reazione negli individui sensibili, ma sono gli allergeni prodotti principalmente dalle ghiandole salivari e sebacee (cutanee) del felino. Infatti anche i gatti senza peli, come il Cornish Rex e il gatto Sfinge, producono questo allergene.2
"La maggior parte delle persone "allergiche ai gatti" è in realtà sensibilizzata a una proteina specifica, chiamata Fel d 1, che si trova nella saliva dei gatti e sul loro manto. Per evitare questi allergeni, gli specialisti consigliano di allontanare il gatto da casa. Ma un approccio nutrizionale efficace può aiutare a ridurre il Fel d 1 attivo del gatto in modo da poter ridurre l'esposizione agli allergeni senza dover rinunciare al proprio amico animale domestico."